San Francesco d’Assisi è una delle figure più amate e celebrate della storia del cristianesimo, simbolo universale di pace, povertà e dialogo con la natura. La sua vita, segnata da una radicale conversione e da un impatto spirituale immenso, continua a ispirare milioni di persone.
Chi era San Francesco d’Assisi? Vita, conversione e opere
Nato ad Assisi attorno al 1182, Giovanni di Pietro di Bernardone, noto come Francesco, trascorre una giovinezza agiata. Figlio di un ricco mercante di tessuti, sognava la gloria cavalleresca, come narrato nell’affresco del Sogno delle armi (30) della Basilica Superiore di Assisi.
La sua vita cambiò radicalmente a seguito di un’esperienza spirituale. Il punto di svolta fu l’incontro con un lebbroso, cui donò le proprie vesti (San Francesco dona il mantello a un povero, 29), seguito dall’invito ricevuto dal Crocifisso di San Damiano: “Va’, Francesco, ripara la mia casa che cade in rovina” (Francesco in preghiera a san Damiano, 31).
Questo lo portò a una scelta di povertà assoluta e, simbolicamente, alla rinuncia dei beni paterni davanti al Vescovo di Assisi (San Francesco rinuncia ai beni terreni, 32). Il suo “proposito di vita”, basato sul Vangelo, fu approvato da Papa Innocenzo III nel 1209 (L’approvazione della regola, 34), un evento cruciale che la tradizione giottesca descrive anche come un sogno del pontefice, in cui Francesco sorregge la Basilica Lateranense, simbolo della Chiesa (Il sogno di Innocenzo III, 33).
Da qui nacque l’Ordine dei Frati Minori. Le gesta e la spiritualità del Santo sono splendidamente narrate nei 28 grandi affreschi della Basilica Superiore, definiti dallo storico Adolfo Venturi “la più bella casa di preghiera che esista al mondo”, basati sulla Legenda Maior di San Bonaventura.
I miracoli di San Francesco e il suo impatto spirituale
Francesco è ricordato per la sua umiltà e per i numerosi miracoli, che ne testimoniano la santità e l’intima connessione con il divino. Tra gli episodi più celebri, vi sono la Predica agli uccelli (42) e il Miracolo della fonte (41), in cui fece scaturire l’acqua dalla roccia per un asinaio assetato.
La sua devozione lo portò a ricreare il Natale a Greccio, allestendo il primo presepe della storia (Il Natale di Greccio, 40), e a compiere atti di coraggio come la Prova del fuoco (38) davanti al Sultano.
Il segno più alto della sua unione con Cristo fu il ricevere le stimmate sul Monte della Verna nel 1224 (San Francesco riceve le stimmate, 46), rendendolo, come scrisse Dante, colui che “da Cristo prese l’ultimo sigillo”.
La malattia di San Francesco e gli ultimi anni della sua vita
Negli ultimi anni, Francesco soffrì di diverse infermità che ne minarono il corpo. Di quale malattia è morto San Francesco d’Assisi? Sebbene non vi sia un’unica diagnosi definitiva, egli soffrì di una grave oftalmia (una malattia agli occhi che lo portò quasi alla cecità), problemi gastrointestinali, malaria e le ferite delle stimmate.
Morì il 3 ottobre 1226, all’età di 44 anni, presso la Porziuncola. La sua morte fu accompagnata da visioni e prodigi (La morte di san Francesco, 47; La visione di frate Agostino e del vescovo Guido, 48), e le stimmate furono esaminate da celebri dottori (La constatazione delle stimmate, 49).
Quando si festeggia San Francesco d’Assisi? Il Santo fu canonizzato da Papa Gregorio IX il 16 luglio 1228 (La canonizzazione di Francesco, 51) e la sua memoria liturgica si celebra ogni anno il 4 ottobre. In questa giornata, Assisi e tutta l’Italia, di cui è Patrono, si animano di solenni celebrazioni, in onore della figura che ha saputo incarnare la vera “povertà gioiosa” e l’amore incondizionato per ogni creatura.
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